Condominio2010

  1. Sempre più spesso ci si chiede: Come revocare l’amministratore di condominio?

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    I condomini tendono a esporre una sequenza di ragionevoli fatti per cui si vuol cambiare l’amministratore. Tutto ciò porta a una falsa riga, fatta di alcuni condomini facinorosi, che in una esasperante corrispondenza anche a mezzo raccomandate comunica all’amministratore pro tempore il perché se ne deve andare, supportati da eloquenti ragioni.
    L’epilogo è quasi sempre lo stesso, l’amministratore pro tempore risponde al condomino che non resta soddisfatto delle giustificazioni ricevute or quando le riceve, fino al punto che non giungono più giustifiche ma s’ignora del tutto i reclami del condomino, che solo per il fatto di aver trasformato in modo operativo le lamentele condivise con il condominio della porta accanto o del piano sottostante e via dicendo si trasforma in vero portavoce dei condomini tutti che manifestono uno stato d’ingerenza nei confronti dell’amministratore poro tempore. Il condomino viene sempre più spesso interrogato dagli altri condomini per conoscere l’esito che ha dato le comunicazioni fatte all’amministratore.
    Tutto ciò non genera ancora alcun risultato se non quello di una posizione sempre più forte nei confronti dell’amministrazione quasi a misurarsi in una prova di forza.
    Questa prova genera sempre la morosità, “ Io non pago perché non trovo giusto ciò che mi chiede” ed ecco trasformare la ragione dei condomini in un condomino moroso, che per dignità personale non intende rinunciare la posizione presa contro l’amministrazione.
    L’amministratore date le insolvenze dei morosi, per cui quasi sempre non prende provvedimenti, comincia a giustificare inadempienze e mal funzionamento della gestione condominiale perché mancano soldi.
    Ecco che però intrepido nel suo mandato, lavori di ordinaria manutenzione diventano di urgenza e per i poteri conferitigli, egli provvede con ditte di sua fiducia alla risoluzione dei problemi e all’accrescimento del debito condominiale nei confronti dei fornitori, quasi sempre privi di contratto di fornitura, ma solo supportati da un innumerevole rilascio di fatture insolute.
    In tutto ciò non manca l’assemblea annuale con bilanci consuntivi che lasciano tutti i condomini sconcertati. Ecco la solidarietà condominiale, disertano tutti.
    Senza più dilungarsi è chiaro che non è questa la strada giusta per cambiare l’amministratore. Sicuramente tra i tanti lettori molti si rispecchieranno arricchendo del più e del meno ciò che si è appena descritto.
    Bene passiamo a una soluzione rapida e concisa, tutto ciò che abbiamo trascritto, non serve, tanto alla fine tocca pagare e se qualcuno a ciò si sente indignato, è inutile che pensi “ Ma paghi l’amministratore è lui che ha sbagliato” non è così che di solito finisce...

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    Last Post by Condominio2010 il 4 Mar. 2014
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