Condominio2010

  1. La Riforma del condominio quanto ha cambiato il tuo condominio?
    La Riforma del condominio quanto ha cambiato il tuo condominio?

    La legge 11 dicembre 2012, n. 220 tanto novellata e il successivo decreto legge 23 dicembre 2013, n. 145 hanno contribuito a riformare in maniera rilevante la disciplina del condominio. Nello specifico sono numerose le novità relative all’amministratore che è oggi chiamato a svolgere la propria attività in modo più rigoroso e professionale, attenendosi a tutta una serie di obblighi fissati direttamente dalla legge. Ne citiamo solo alcune: attivare uno specifico conto corrente condominiale, sottoscrivere una polizza assicurativa, esporre in un luogo accessibile al pubblico una targa con i propri dati e recapiti, e così via. Insomma, a 70 anni di distanza dalla redazione del codice civile, il legislatore ha deciso di mettere mano al tentativo di fare ordine nell’intreccio di sentenze ed opinioni stratificatesi nel corso dei decenni, con l’intento di rapportare il condominio alle trasformazioni della società.
    Quanto di tutto ciò, nell’ultimo anno ormai trascorso, si è rilevato all’interno di un condominio?
    Va pur detto infatti che obiettivo fondamentale della riforma condominiale è quello di vedere con maggior chiarezza tutte le attività condominiali sia esse di natura economica come la riscossione delle entrate che quelle delle spese sostenute. Tutto ciò al fine di evitare il congestionarsi di continue attività legali presso i tribunali civili. Poco è valso l’introduzione dell’organo di mediazione, che è obbligo per il condominio, un tempo attuabile solo con accordi extragiudiziali. Quanto di tutto ciò ad oggi ha favorito l’utente finale? “Il Condomino o proprietario di un’immobile” se da un lato, la riforma condominiale avrebbe dovuto rafforzare professionalità e trasparenza in una gestione condominiale è pur vero che dall’altro lato l’incidenza dei costi di gestione si son visti lievitare. Nessun fornitore può più operare senza fatturare e senza ricevere compenso direttamente dal conto condominiale.
    Se si vuol consultare tutta la documentazione in maniera informatica di entrate e uscite su apposito sito web ciò è obbligo se il condomino ne fa richiesta ma è pur vero che il costo ricade sul condominio e così via discorrendo. Sembra quasi che per dare maggior chiarezza al condomino al fine di evitare inutili azioni legali abbia anche questo un costo. Quanti amministratori, pur conservando il loro compenso invariato, hanno aggiunto molteplici voci nei bilanci preventivi.
    Pochi di essi offrono e dispongono detti servizi senza incidere sul condominio. Nell’era della tecnologia, ove con un clic sul proprio smartphone, è possibile agire per acquisti o consultazioni perché non farlo anche per il proprio condominio. Ebbene se pur per un professionista operare sul PC nonché lavorare sulla rete Internet è cosa nota, se si tratta di comunicare con i propri condomini ecco che le attività sono tutte delegate con costi piuttosto discutibili. Si pensi, come esempio ormai palese, quello della Posta Elettronica Certificata, che è una valida alternativa...

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    Last Post by Condominio2010 il 18 Jan. 2016
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